The Big Bench a Stevenà
The Big Bench a Stevenà di Caneva, un punto di osservazione speciale
THE BIG BENCH
TIPO DI PERCORSO: SPORT AVVENTURA / ARTE E CULTURA
KM: 134
ALTIMETRIA: 1540m
BICI CONSIGLIATA: BDC
FONDO: ASFALTO
TRACCIA GPX [download]
PARTENZA da San Martino al Tagliamento.
Passando su lunghi rettilinei che costeggiano i paesi di San Martino al Tagliamento e Valvasone Arzene si raggiunge Murlis di Zoppola e qui si entra nella terra dei i Magredi del Cellina.
In friulano locale la parola “magredi” significa “terre magre” ed è proprio il tipo di paesaggio che possiamo ammirare in questo percorso che ci porta fino al paese di Cordenons: terre aride e asciutte che ricordano le ambientazioni dei film western americani. In questo terreno detritico, altamente permeabile, l’acqua non viene trattenuta in superficie, ma filtra nel sottosuolo per riaffiorare poi nell’area delle risorgive, dando così vita ad un territorio che potremo definire “la steppa pordenonese”.
Giunti a Cordenons ci si immette in via Villa d’Arco e si prosegue fino Roveredo in Piano. Qui si percorre tutta via Garibaldi per poi immettersi nella SP31 fino a Vigonovo di Fontanafredda, proseguendo per Caneva di Sacile.
Qui si può fare una piacevole piccola sosta ad ammirare i ruderi del castello medioevale di Caneva, arroccato in posizione strategica sul confine occidentale friulano. Nella sezione centrale del castello sono stati rinvenuti i resti di una necropoli altomedievale costituita da una ventina di sepolture.
Volendo concedersi un attimo di sosta, la zona propone Il ristoro agrituristico TerraRossa WINE BEER & FOOD dove si può trovare una cucina a km 0, accompagnata da vini e birre di propria produzione.
Da Caneva di Sacile ci si dirige verso Stevenà.
Qui parte una salita di 6 km che porta alla “BIG BENCH”, la prima grande panchina panoramica del Friuli, lunga tre metri e alta quasi due, che consente di scrutare l’orizzonte e le bellezze del paesaggio.
In Italia ci sono 190 panchine panoramiche, create dal designer statunitense Chris Bangle con l’intento di offrire un piccolo contributo all’economia e al turismo locali. Sono diventate in poco tempo un’attrazione iconica sia in Italia che all’estero, nella località friulana la panchina è stata montata da manodopera locale.
A Stevenà la panchina è dipinta in giallo e rosso, i due colori che rappresentano questa piccola frazione e offre una vista mozzafiato che spazia dalle alpi Carniche e Giulie, alla campagna pordenonese e trevigiana, alla laguna veneta e alle montagne bellunesi. Dalla BING BENCH si può godere della luce dell’alba, degli infiniti colori del tramonto, dei suoni e dei profumi della natura.
A questo punto è ora di scendere!
Dalla BING BENCH si prosegue fino ad un bivio che porta ai piani di Cansiglio e per poi scendere verso Sarone.
Dopo una lunga discesa ci si ritrova a Polcenigo, dove si incontrano le suggestive risorgive del livenza e sorgenti del gorgazzo.
Le acque del Gorgazzo si presentano come un’ampia e profonda pozza, nascosta tra alberi e rocce, alimentata da acque limpide e gelide che assumono la colorazione di un azzurro intenso con notevoli riflessi.
Nei pressi dell’imboccatura della cavità, a 9 metri di profondità, è stata posta la statua di un Cristo, che grazie alla eccezionale limpidezza delle acque e del fondo è perfettamente visibile all’esterno.
Ogni anno per le festività natalizie, viene prima pulita la statua del cristo e successivamente allestito un presepio galleggiante. La notte della vigilia di Natale viene celebrata la Santa Messa e dopo la lettura della preghiera del sommozzatore viene deposta una coroncina votiva.
Da Polcenigo abbiamo proseguito per Maniago(famosa per i coltelli) e Montereale Valcellina seguendo strade secondarie (in alternativa pista ciclabile fvg3).
Rientro per Sequals con passaggio davanti alla casa di Primo Carnera ed eventuale visita castello a Spilimbergo.